A MEMORIA D'UOMO

 
 

A memoria d'uomo è un progetto ideato da Narda Liotine, Annalisa Colucci e Floriana Farella dell'Associazione culturale pugliese TRANSTV. L′obiettivo principale dell′iniziativa è quello di costruire un ponte di documenti e memorie che congiunga la tradizione alla modernità. Un′operazione di portata notevolissima che salva dall′oblio porzioni consistenti della memoria locale tradizionale e le preserva in visione di una fruizione pubblica e della fioritura di operazioni dello stesso tipo volte a valorizzare altre zone del territorio pugliese.

All′interno del progetto A memoria d′uomo si ribadisce il concetto bergsoniano per cui "Noi siamo il nostro passato" e che soltanto attraverso la rievocazione di esso si possa maturare la consapevolezza di noi stessi e del territorio in cui viviamo.

Il progetto si ripropone di scavare le radici socio-culturali del paese e di rendere possibile una riflessione collettiva sull′importanza della rievocazione. Lo studio della memoria sociale, di quella collettiva come di quella individuale, è uno dei metodi fondamentali per affrontare i problemi della storia delle società. La memoria, quella della storie private, dei ricordi personali, della quotidianità ordinaria solo all′apparenza, rendono meno arido il terreno della storia istituzionale arricchendolo di informazioni di natura antropologica che inducono all’empatia e all′identificazione.

Memoro - la Banca della memoria ha partecipato e partecipa a questo progetto sia come attore attivo sia come "archivio" di memorie e documenti. Proprio in questa sezione è infatti possibile visualizzare tutte le testimonianze che lo staff di Banca della Memoria ha realizzato durante quella che è stata chiamata "The Memoro week", ovvero la settimana di Memoro. 7 giorni durante i quali lo staff di Banca della Memoria è stato ospite del comune di Bitetto e ha intervistato gli anziani del paese, entrando nelle loro case e facendosi raccontare le loro esperienze e le loro storie di vita. Una particolare attenzione è stata rivolta al ricordo delle azioni di coraggio e resistenza di cui la città si è resa protagonista durante l′occupazione tedesca, venendo poi premiata con la Medaglia d'oro alla resistenza.

Un′esperienza stupenda che ha permesso di raccogliere tante testimonianze e tanti piccoli frammenti di storie, che, uniti fra loro, riescono a regalarci una visione più ampia di quella che è stata la storia di Bitetto, per la prima volta raccontata da chi ne è stato protagonista.


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