Anna Filippini Lera 2/8 – La resistenza

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  • raccontato da Filippini Lera Anna | 1914
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Cominciò la lotta clandestina. L’organizzazione era molto rigorosa: i contatti avvenivano con catene di persone, non si conoscevano nomi, dei GAP se non se ne faceva parte, non si sapeva assolutamente nulla. A Roma la repressione fu molto pesante. Anna all’epoca ne aveva percezione dal carcere e dalla affluenza di prigionieri: è stata arrestata nel febbraio del 1944. Ricorda cosa successe a Regina Coeli quando ci fu la rappresaglia delle Fosse Ardeatine: l’arrivo delle SS, gli appelli, il raduno nel cortile del carcere, il gesto di una guardia che annunciava che sarebbero morti tutti. L’arresto di Anna fu dietro delazione di una ragazza tedesca che studiava nel liceo in cui Anna e Vera distribuivano volantini. Dal nome pensavano che Vera Michelin Salomon fisse ebrea. In casa Anna aveva due pacchi di manifestini che per fortuna non erano firmati dal Partito Comunista, di cui Anna faceva parte, ma da un comitato che si rivolgeva ai contadini. Le due ragazze furono condannate a due anni di lavori forzati da scontarsi in Germania. I tre giovani furono assolti perché per fortuna non erano stati identificati per quello erano in realtà: tre partigiani che collaboravano con l’esercito inglese. Purtroppo non furono subito scarcerati e uno dei tre fu nel gruppo delle fosse Ardeatine. Al processo la fortuna fu che l’avvocato dimostrò che Vera non era ebrea ma valdese.
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