La guerra

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  • raccontato da Corrado Scaramuzzo | 1928
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 18/09/2012
Corrado è venuto a Roma nel 1933. Quando ha visto tutti i lampioni gli sembrava Natale. Erano una famiglia numerosa e hanno avuto la casa a San Basilio. La guerra ha significato tanta fame. Corrado insieme ad un altro ragazzo andava a Rocca di Papa a raccogliere le castagne per venderle. L’autobus li lasciava al Tiburtino Terzo. Quella sera a Ponte Mammolo li fermò un tedesco: le castagne erano in uno zaino militare e pensava trasportassero armi; lo bucò con la baionetta, vide cadere un paio di castagne e allora li avvisò che il ponte era stato minato. Corrado si ricorda il bombardamento del Quadraro: era andato da solo ai Castelli a scambiare dei teli con due fiaschi di vino. Il treno si era fermato sulla Casilina, tutto intorno era pieno di morti e feriti. Corrado sulle prime è scappato, poi è tornato a riprendere il vino perché il padre lo avrebbe menato. Mentre tornava a Roma a piedi è suonato l’allarme, Corrado si è infilato in un roseto e quando è cessato l’allarme non sapeva più come uscirne.
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