Luigina Del Bosco

 
Luigina Del Bosco

nato nel 1929
Civitavecchia

2 Racconti

6.3 min
Luigina ricorda i tedeschi in ritirata ma in generale non ha visto grandi cose, anche perché la stampa non informava. Nel dopoguerra è stato come tirare un sospiro di sollievo. I tedeschi erano un popolo rigido e l’arrivo degli americani ha significato la fine della paura e la speranza di veder tornare i parenti. Il fratello di Luigina non è mai tornato. Il giovanotto che sarebbe diventato il marito di Luigina, si è salvato dai rastrellamenti tedeschi perché stava molto attento a rispettare le regole del coprifuoco. La madre non ha mai messo paura ai figli. E ricorda le restrizioni sul cibo, la tessera e le quantità razionate. Senza la tessera l’unica alternativa era la borsa nera e non tutti potevano permettersi di comprare. Nonostante tutto, Luigina ricorda un’infanzia fatta di giochi sereni.
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5.5 min
Luigina è nata in Trastevere e poi è andata ad abitare a Corso Vittorio perché il padre era custode alla Piccola Farnesina, di fronte a Palazzo Braschi (attuale Museo Barracco). Anche se era bambina Luigina ricorda che in città si aveva paura dei tedeschi. Ricorda che qualche giovane è stato portato a via Tasso e non è più tornato. Ricorda molto vagamente il Duce, era troppo piccola per andare ai comizi, la stampa e la radio non facevano sapere molte cose. Un ricordo molto vivo è quello di un giorno che hanno visto a piazza Zanardelli un gruppo di soldati italiani mitragliati mentre scappavano. Poco tempo, quando Roma è stata liberata, Luigina è andata alle Fosse Ardeatine quando sono state aperte e si ricorda il terribile mucchio di cadaveri.
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