Max Giacomini 4/12 – Il no a Salò

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  • raccontato da Max Giacomini | 1922
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Il primo no alla Germania da parte degli ufficiali non era di carattere ideologico ma dato per la fedeltà alla monarchia. Nei soldati venne fuori invece l’astio verso il fascismo che li aveva portati in guerra; la guerra era finita e volevano tornare a casa. Quando invece arrivarono gli emissari da Salò per cercare adesione arruolamenti, il no fu di carattere ideologico: Salò dagli ufficiali, veniva visto come usurpatore nel confronti di uno Stato che esisteva ed era l’Italia. Bisogna considerare anche che le alte sfere dell’esercito italiano era tradizionalmente piemontese e quindi vicine ai Savoia. Le adesioni furono molto poche e quelle poche furono o per fanatismo o per lasciare il campo di concentramento. Gli emissari di Salò andarono nei campi fin dall’inizio e ad ogni rifiuto peggioravano le condizioni di vita.
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