Sono nato con la camicia

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Alessandro del fascismo ricorda che per stare in pace bastava non avere grilli per la testa e che se scrivevi al governo il governo rispondeva. Alla sua famiglia è successo: avevano lo sfratto e qualcuno rispose consigliandoli di sospendere il pagamento dell’affitto ma tenendo i soldi da parte per la caparra del nuovo appartamento. Alessandro sarebbe comunque partito militare e allora, anziché nascondersi, si arruolò nel battaglione S. Marco. Gli andò non troppo male, tranne quattro mesi di carcere duro in Germania per aver rubato delle patate che i militari avevano buttato. Tornato in Italia fece l’aiuto autista fino all’8 settembre quando in abiti civili riuscì a tornare a Roma. Degli americani ricorda solo che a casa, dove la madre aveva affittato le stanze per sopravvivere, c’era un militare americano.
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